DeepSeek, una giovane startup cinese, ha fatto irruzione sulla scena globale con il suo modello di linguaggio di grandi dimensioni DeepSeek-R1, mettendo in discussione il dominio dei colossi americani come OpenAI e Meta. La sua popolarità è esplosa in brevissimo tempo e la sua applicazione ha conquistato gli utenti globali, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store in Cina e negli Stati Uniti, sorpassando persino ChatGPT.
“DeepSeek sta emergendo come una forza innovativa nel panorama dell’intelligenza artificiale, pronta a sfidare i giganti occidentali, ma con il peso delle regolamentazioni cinesi sulle spalle”, spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
Nato nel 2023 dalla mente di Liang Wenfeng e supportato dall’hedge fund High-Flyer, DeepSeek-R1 ha dimostrato capacità straordinarie nel risolvere problemi complessi, dal ragionamento matematico alla generazione di codice. Il modello, nonostante un budget limitato rispetto ai suoi competitor, ha superato alcuni dei più celebri modelli americani in importanti test di performance.
Il successo di DeepSeek ha avuto ripercussioni immediate sui mercati finanziari: Nvidia, il principale produttore di chip per l’intelligenza artificiale, ha subito un crollo del 17% in un solo giorno, bruciando quasi 600 miliardi di dollari di capitalizzazione. Questo tracollo è dovuto alle nuove aspettative degli investitori su un forte calo dei margini di Nvidia, ora che DeepSeek ha dimostrato che è possibile addestrare modelli di AI avanzati con costi molto inferiori, utilizzando hardware meno potente.
Gli analisti si chiedono se DeepSeek possa essere considerato il “cigno nero” del settore tech, un evento imprevisto dalle conseguenze sconvolgenti. Secondo alcuni esperti, il modello cinese rappresenta una minaccia seria per il dominio americano nell’intelligenza artificiale, costringendo i giganti del settore a rivedere le proprie strategie e a ridurre i costi.
Tuttavia, il successo ottenuto non è privo di sfide e, infatti, “le rigide leggi sulla censura in Cina limitano i suoi modelli dall’affrontare temi politicamente delicati (ad esempio l’indipendenza di Taiwan), ostacolando una piena diffusione nei mercati internazionali dove la libertà di espressione è cruciale” spiega Diodovich. Questa limitazione potrebbe rappresentare un ostacolo per DeepSeek nella sua ambizione di diventare un attore globale nel mercato dell’AI.
Nonostante il successo, DeepSeek ha subito un attacco informatico su larga scala, costringendo l’azienda a limitare temporaneamente le registrazioni dei nuovi utenti. Questo sottolinea i rischi connessi allo sviluppo di tecnologie così potenti e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza. La startup cinese ha sfidato il dominio americano nel settore e ha dimostrato che è possibile creare modelli di AI avanzati in modo più efficiente e a costi contenuti. Le conseguenze di questa rivoluzione sono ancora tutte da scoprire, ma una cosa è certa: il mondo dell’intelligenza artificiale non sarà più lo stesso.
