di Giuliano Santoboni
Daniele Fedeli, il talentuoso attore originario di Montecelio già acclamato per la sua interpretazione ne Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, veste egregiamente i panni di un giovane Wolfgang Amadeus Mozart nello spettacolo teatrale Amadeus di Peter Shaffer al Teatro Elfo Puccini di Milano.
La storia ruota intorno alla figura di Antonio Salieri, uomo devoto e generoso e musicista di grande fama e rispetto, ma il che il destino ha preferito concentrare su un giovane ribelle e provocatorio Mozart per far sentire al mondo la voce di Dio attraverso virtuosismi e trovate da autentico genio.
Peter Shaffer dà vita a un’opera visionaria e maestosa, un racconto che esplora l’invidia e l’incanto al cospetto di un genio capace di superare i limiti dell’abilità umana con una naturalezza disarmante.
La scena si trasforma in un labirinto creato dal tormento di Salieri, un viaggio in un passato frammentato e irraggiungibile con la sola ragione. I personaggi appaiono come figure oniriche, animate da costumi ispirati al Settecento fantastico, ideati da Antonio Marras, e immerse in un gioco di luci e proiezioni che evocano la magia della lanterna ottica.
Daniele Fedeli spiega a Globalist: “Delineare il ritratto di un genio realmente esistito, vissuto secoli fa, è sempre un’impresa. Non potremo mai sapere se il nostro disegno appartiene alla verità. Per fortuna, con Amadeus, siamo in un territorio di finzione. La storia raccontata è un artificio, e con l’artificio bisogna giocare, non con il naturale. Sono contento perché, gettando uno sguardo più critico al modo in cui Shaffer delinea la figura di Mozart, sto avendo l’occasione, soprattutto durante le repliche, di cogliere delle angolazioni differenti. A mio parere Mozart non è presentato soltanto come il folle genio, il ragazzino osceno; è visto attraverso lo sguardo di Salieri e quindi della corte viennese, del potere: come una specie di scimmia da palcoscenico, un giullare di corte, seppur sublime, un jolly da tirar fuori dalla manica all’occorrenza, una genialità che vogliono far esibire nei modi più impensati, a partire da suo padre, Leopold. Sali sulla sedia e recita la poesia, tu che sei bravo. È così che sto cercando di presentarlo all’inizio dello spettacolo, per poi passare al demone più profondo, alla miseria.”
Oltre al Mozart interpretato da Daniele Fedeli, ad interpretare Salieri troviamo Ferdinando Bruni e insieme a loro, una compagnia affiatata e amata dal pubblico: Riccardo Buffonini, Matteo de Mojana, Alessandro Lussiana, Ginestra Paladino, Umberto Petranca, Luca Toracca e la promettente Valeria Andreanò.
Uno spettacolo sta già riscuotendo un notevole consenso di critica e pubblico, con la produzione sta lavorando per portarlo anche nei teatri romani nel prossimo autunno. Speriamo anche in una data casalinga per Daniele Fedeli, magari nel cartellone del Teatro Imperiale di Guidonia che sta per essere affidato per almeno 6 anni continuativi.