di Marco Brocchieri
Palombara Sabina si è illuminata sabato 6 settembre con le fiaccole di centinaia di cittadini che hanno partecipato all’iniziativa “Accendiamo una luce per Gaza”, promossa dall’ANPI locale insieme alle sezioni di Fiano e Riano e ad altre associazioni territoriali. La partecipazione ha superato ogni aspettativa, segno di una comunità sensibile e pronta a manifestare solidarietà concreta verso chi, dall’altra parte del Mediterraneo, sta vivendo una tragedia umanitaria senza precedenti.
L’evento si è aperto con un collegamento in diretta da Gaza con il giornalista palestinese Alhassan Selmi. Apparso visibilmente provato e dimagrito, Selmi ha raccontato con voce ferma l’orrore quotidiano:
“La situazione qui peggiora ogni minuto che passa. L’esercito israeliano costringe le persone all’evacuazione forzata da Gaza Nord. La sofferenza che stiamo vivendo non si può spiegare a parole”.
Parole che hanno lasciato la piazza in silenzio, un silenzio carico di commozione e consapevolezza.
A ricordare la difficoltà di fare informazione dalla Striscia, dove oltre 240 giornalisti sono stati uccisi dall’inizio del conflitto e i media internazionali non hanno accesso, sono stati Marino Bisso della rete No Bavaglio, il giornalista Raffaele Oriani e Marcella Brancaforte, che ha presentato il progetto/mostra “Be My Voice – Un diario per Gaza”. Una riflessione necessaria sul ruolo dei media, oggi più che mai frammentato e ostacolato.
Il corteo, con le fiaccole che non sono bastate per tutti i presenti, ha attraversato le vie di Palombara portando un messaggio di pace, solidarietà e denuncia. Durante l’iniziativa è stata organizzata anche una raccolta fondi a sostegno degli operatori di Emergency, impegnati sul campo.
“Abbiamo costruito questa iniziativa insieme ai nostri iscritti ANPI e con il sostegno della società civile. Ringrazio tutti i cittadini che hanno aderito per dimostrare che siamo contro questo sterminio, che ci opponiamo ad ogni conflitto e chiediamo un immediato intervento politico, nazionale e internazionale, perché si aprano corridoi umanitari e i civili possano finalmente essere assistiti”, ha dichiarato Massimo Bagnaschi, presidente ANPI Palombara. E ha aggiunto: “Per rispetto e con il cuore stretto dal dolore abbiamo manifestato in silenzio: ma non resteremo zitti. Continueremo a ribadire il nostro sostegno alla popolazione palestinese e a chiedere la fine di questo assurdo genocidio a Gaza”.
Nonostante i soliti commenti d’odio arrivati sui social da chi non perde occasione per avvelenare il dibattito, l’iniziativa ha registrato un successo di partecipazione e di contenuto. La presenza corale di cittadini, associazioni e realtà civili ha dimostrato che, di fronte al dolore e all’ingiustizia, la comunità è capace di scegliere la strada della solidarietà e della pace.