Monsignor Paglia racconta: "C'era un accordo scritto per evitare la guerra del Kosovo ma vinsero le bombe"
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Monsignor Paglia racconta: "C'era un accordo scritto per evitare la guerra del Kosovo ma vinsero le bombe"

Si poteva evitare la guerra del Kosovo? Sì, si poteva. Lo ha rivelato monsignor Vincenzo Paglia

Monsignor Paglia racconta: "C'era un accordo scritto per evitare la guerra del Kosovo ma vinsero le bombe"
Monsignor Vincenzo Paglia, Gianni Cipriani e Filippo Anastasi
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7 Marzo 2024 - 12.07


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Si poteva evitare la guerra del Kosovo? Sì, si poteva. In quel tempo, prima che si arrivasse alle armi, monsignor Vincenzo Paglia insieme con la comunità di Sant’Egidio aveva fatto la spola tra Belgrado e Pristina perché tra i serbi e gli albanesi si raggiungesse un compromesso. E con molta fatica e molti sforzi un accordo era stato raggiunto ed era stato addirittura messo per iscritto.

Ma nonostante ciò il ‘partito della guerra’ entrò in azione e partì la cosiddetta “guerra umanitaria” (che è un ossimoro) con la morte di moltissimi civili, il tristemente uso del termina ‘danni collaterali’ per giustificare la morte di anziani, donne e bambini.

Lo ha raccontato lo stesso monsignor Vincenzo Paglia nello scenario delle Scuderie Estensi dove c’è stato un incontro di grande risonanza, sotto il patrocinio del Comune di Tivoli e organizzato da Gianni Cipriani, fondatore di Globalist e esperto di intelligence in collaborazione attiva della sezione tiburtina dell’Associazione Medici Cattolici Italiani rappresentata da Maria Antonietta Coccanari.

Un incontro che fa parte del ciclo di conferenze e incontri “Tivoli città della pace e del dialogo” che sta andando avanti da tempo con ottimi riscontri.

A parlare di guerra e dei percorsi della pace anche Filippo Anastasi, già inviato di guerra e caporedattore del TG1, nonché direttore emerito di Rai Giubileo e autore di numerosi e interessanti libri.

Durante l’incontro, i relatori hanno condiviso le loro esperienze e hanno affrontato tematiche di cruciale importanza riguardanti la situazione internazionale, comprese le numerose guerre attualmente in corso in varie parti del mondo. Si è anche discusso delle possibili strategie per promuovere la pace, con un accenno al prossimo Giubileo del 2025, un argomento di grande interesse ispirato al libro del Monsignore Paglia, intitolato “Sperare dentro un mondo a pezzi” (Sanpino Editore, 2023), il quale richiama la celebre espressione di Papa Francesco sulla terza guerra mondiale a pezzi in atto.

Si è anche analizzata la complessa natura delle “guerre religiose in nome di Dio”, evidenziando spesso la loro natura strumentale a fini politico-economici. Si è inoltre riflettuto sulle radici dei conflitti, evidenziando come le ragioni siano spesso complesse e multilaterali. Un particolare accenno è stato dedicato alla guerra tra Russia e Ucraina, un conflitto che porta con sé una lunga storia e una profonda complessità.

Durante l’evento, il Sindaco Giuseppe Proietti ha portato i saluti dell’Amministrazione, mentre il rappresentante dell’Associazione Medici Cattolici Italiani ha ricordato un interessante modulo di Educazione alla Pace tenuto presso la Facoltà di Lettere della Sapienza Università di Roma.

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