Vincolone 2, la vendetta. Il Ministero (di centrodestra) ripropone il decreto tanto avverso al centrodestra guidoniano. Spunta uno “spiraglio” per il Tmb, Cra sul piede di guerra
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Vincolone 2, la vendetta. Il Ministero (di centrodestra) ripropone il decreto tanto avverso al centrodestra guidoniano. Spunta uno “spiraglio” per il Tmb, Cra sul piede di guerra

Il Mic (ex Mibact) ripropone la protezione paesaggistica su 2000 ettari contro le speculazioni, ma l’area del Tmb passa da zona agraria a paesaggio in evoluzione. Una minaccia bella e buona dice il Cra

Vincolone 2, la vendetta. Il Ministero (di centrodestra) ripropone il decreto tanto avverso al centrodestra guidoniano. Spunta uno “spiraglio” per il Tmb, Cra sul piede di guerra
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24 Marzo 2025 - 20.21


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di Giuliano Santoboni

È stato pubblicato oggi e lo sarà per 90 giorni sull’albo Pretorio del Comune di Guidonia Montecelio, il “riavvio del procedimento” del decreto MIBACT del 2016 per la salvaguardia delle “Area delle tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell’Inviolata, di Tor dei Sordi, di Castell’Arcione e di alcune località limitrofe“. In poche e gergali parole, il meglio noto Vincolone, che lo scorso anno era stato annullato dal Consiglio di Stato per un vizio di forma nella procedura di comunicazione a Guidonia Ambiente, società del gruppo di Manlio Cerroni oggetto di una interdittiva antimafia e proprietaria dell’impianto Tmb dell’Inviolata.

Il testo del decreto è praticamente identico ma il diavolo, si sa, si annida nei dettagli. Stesse le motivazioni che hanno portato alla protezione paesaggistica, storica, archeologica e naturalistica della Campagna Romana, rimane anche l’apposizione di vincoli urbanistici che di fatto bloccano le iniziative speculative e cementizie nell’area, ma con un cambio di caratterizzazione del punto dove c’è il Tmb che di fatto non rende più del tutto incompatibile la presenza dello stesso.

Parte dell’area del famoso “dente” estirpato nel 2008 dalla Giunta Regionale di Francesco Storace al perimetro originale del Parco dell’Inviolata passa dalla precedente e ben più rassicurante dicitura di “Paesaggio agrario di rilevante valore” a “Paesaggio degli insediamenti in evoluzione”.

In evoluzione di che?

È la domanda che si è posta il Comitato di Risanamento Ambientale, che sta elaborando con i propri legali la presentazione di una osservazione puntuale al testo del decreto: “L’unica cosa che deve evolvere nel Parco dell’Inviolata è la Natura, che dopo decenni di atroci sofferenze ha bisogno di essere lasciata in pace. Aprire uno spiraglio al fatto che quella zona potrebbe crescere dal punto di vista industriale è intollerabile, equivarrebbe a spalancare di nuovo la porta ai rifiuti. Ci sono sentenze che parlano chiaro sull’impossibilità di sanare scempi ambientali, l’impianto non ha autorizzazioni, non c’è proprio niente da far evolvere”.

Le prime reazioni al vincolone nel 2016

Quando cominciò a spargersi la voce dell’imminenza del provvedimento da parte del Ministero all’epoca guidato da Dario Franceschini, ci fu un coro indignato di voci dal centrodestra guidoniano nonostante la grande stagione di arresti che vedeva il suo culmine proprio in quei mesi e che ne aveva decimato i vertici. “E che ci facciamo gestire il territorio da un ente superiore? Ci pensiamo noi che siamo pratici”, dicevano i politici locali preoccupati che progetti fortemente voluti come il Polo Logistico della Selciatella o la variante viaria sempre insistente sulla strada romana non vedessero mai la luce. Come effettivamente (e per fortuna) poi avvenne.

Ora invece al Ministero siede aulicamente Gianpiero Giuli, subentrato a Gennaro Sangiuliano dimessosi a seguito di presunti scandali rosa, e proprio il suo centrodestrissimo dicastero prende l’iniziativa di colmare le sviste procedurali del 2016 e rispiattellare sul tavolo (quasi) lo stesso provvedimento contro il quale anche ai giorni nostri in consiglio comunale numerosi esponenti del centrodestra guidoniano si erano già scagliati, riportando par pari le stesse motivazioni di quasi un decennio prima.

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