L’impianto biometano di Montecelio si farà, il Tar annulla la sospensione "farlocca" del Comune.
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L’impianto biometano di Montecelio si farà, il Tar annulla la sospensione "farlocca" del Comune.

Dopo il clamoroso silenzio assenso, anche il tardivo tentativo di revocare l'autorizzazione da parte del comune fallisce miseramente. Cos'è un impianto biometano e perchè ci guadagna solo la ditta costruttrice.

Uno schema di impianto biometano
Uno schema di impianto biometano
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4 Aprile 2025 - 22.28


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di Giuliano Santoboni

Niente da fare. Il “peccato originale” costituito dal silenzio assenso del comune che è rimasto muto davanti alla richiesta della società milanese “Montecelio Renewables S.r.l.”di costruire sulle pendenze di Colle Spinello un contestatissimo impianto biometano ha di fatto pesato anche davanti al tribunale: siete stati zitti? E adesso i cittadini si beccano l’impianto.

A leggere bene la sentenza, comunque, c’è anche un’altra “colpa” del comune. A buoi ormai scappati, il tentativo di chiudere il recinto con una determina dirigenziale firmata dal dirigente allo Sviluppo economico Pierluigi Floridi per la revoca in autotutela dell’autorizzazione, non ha prodotto alcun effetto, se non quello di far scrivere nero su bianco al Tribunale Amministrativo “il provvedimento impugnato non si esprime in alcun modo sulle ragioni di prevalenza del dedotto interesse pubblico”.

Tradotto, dopo che avete dormito quando potevate legittimamente manifestare il dissenso dell’amministrazione comunale e magari bloccare veramente la costruzione dell’impianto, ormai dovreste avere motivi molto più consistenti per evitare la sua realizzazione. Zitti e portate a casa il fallimento.

Cronaca di una costruzione annunciata. Ma non ascoltata.

Il 3 Giugno 2024 la società milanese costituita appositamente per la realizzazione dell’impianto monticellese, presentava al comune tutta la documentazione, a rigor di legge, per comunicare che di li a breve in un terreno di otre 6 ettari, avrebbe visto la luce un complesso industriale per la produzione del cosiddetto biometano, un combustibile ottenuto dalla fermentazione di scarti agricoli che si utilizza in motori che producono energia elettrica da vendere poi al Gse, il Gestore dei Servizi Energetici nazionali.

Entro 30 giorni il Comune avrebbe potuto opporsi in maniera decisamente più semplice a questo progetto. Ma non l’ha fatto, dando quindi implicitamente l’autorizzazione a realizzare camere di fermentazione e condotte idrauliche tra gli ulivi e le viti.

A tirare fuori la storia è stato il quotidiano online Tiburno.tv, che a novembre scorso aveva scritto sull’incredibile vicenda e suscitato non poche polemiche tra i cittadini, costringendo il comune a correre ai ripari della “svista” e a emettere una revoca in autotutela per tentare fuori tempo massimo di evitare la costruzione dell’impianto. Ma sia il provvedimento dirigenziale che la successiva mozione votata all’unanimità da parte del Consiglio Comunale sono apparse subito tardive e di dubbia efficacia. Come poi si sono rivelate.

Le motivazioni erano risibili, tanto che la società proponente ha facilmente impugnato la determina davanti al Tribunale Amministrativo di Roma chiedendo la sospensione della stessa in modo da iniziare i lavori prima possibile.

A rimetterci, anche economicamente anche un gruppo di cittadini monticellesi costituito da Nicola Comparone, Pierluigi Cerqua, Tiziana Ieraci, Mauro Del Grande, Michele Stasi, Fabrizio Pirro, Karim Garberini e Graziano Del Grande che tramite l’avvocato Umberto Morelli avevano deciso di presentare ricorso. Almeno a loro il Tribunale ha evitato il pagamento delle spese processuali per 2.000 €, imputate come una condanna invece al Comune.

Molto probabilmente servirà a ben poco il tardivo interesse del Comune che ha annunciato appello alla sentenza del TAR.

Cos’è un impianto a biometano

Per farsi un’idea di cosa la Montecelio Renewables vuole costruire nelle campagne monticellesi, basta ascoltare l’interessante Podcast “Voci dal Nordest” realizzato dall’Associazione Oltre Il Ponte (https://www.oltreilpontemontecelio.it/2025/02/10/dialogo-con-gianni-tamino-sugli-impianti-a-biometano/ ), che in una puntata intervista il prof. Gianni Tamino esperto di ecologia e ambiente, che spiega con semplici ed efficaci parole quanto possa essere impattante un impianto di queste dimensioni e come lo stesso riesce ad avere una convenienza economica solo ed esclusivamente grazie agli incentivi statali sulla produzione di energia elettrica, essendo assolutamente inconsistente il guadagno della vendita dei chilowatt prodotti. Oltre a quello prettamente finanziario, risulta assolutamente inconsistente anche il bilancio ecologico, se si pensa all’impatto ambientale dei camion che faranno avanti e indietro e l’energia “pulita” effettivamente prodotta.

L’unica a guadagnarci, quindi, sarà la Montecelio Renewables. Col silenzio assenso del Comune.

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