Il fascino di Parthenope brilla a Cannes: tutti i dettagli del Festival
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Il fascino di Parthenope brilla a Cannes: tutti i dettagli del Festival

Per la 77/a edizione, in programma dal 14 al 25 maggio, il regista italiano premio Oscar dieci anni fa con La Grande Bellezza dovrà confrontarsi con monumenti del cinema mondiale

Il fascino di Parthenope brilla a Cannes: tutti i dettagli del Festival
La presentazione del festival di Cannes
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11 Aprile 2024 - 17.25 Globalist.it


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Al Festival di Cannes, unico film italiano in competizione quest’anno sulla Croisette sarà Parthenope di Paolo Sorrentino, una punta di diamante partenopea per la Palma d’Oro, dove l’incanto fuori dal tempo del Golfo di Napoli, secondo la leggenda, sarà protagonista a mille chilometri da Castel dell’Ovo, lo storico isolotto di Megaride, dove riposa in eterno la sirena Partenope.

Per la 77/a edizione, in programma dal 14 al 25 maggio, il regista italiano premio Oscar dieci anni fa con La Grande Bellezza dovrà confrontarsi con monumenti del cinema mondiale. A cominciare dal ‘padrino’ del grande schermo, Francis Ford Coppola, 85 anni, che si aggiudicò la sua prima Palma d’oro quasi mezzo secolo fa e che torna in lizza per la terza Palma con Megalopolis, produzione stellare (da 100 milioni di euro) con Adam Driver, Jon Voight, Laurence Fishburne, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman.

Il soggetto resta per ora vaghissimo, comunque intorno alla distruzione di una megalopoli in stile New York e una ricostruzione che si gioca tra un architetto e il sindaco della città. La stampa Usa si spinge a parlare di ‘film testamento’ addirittura paragonabile a Citizen Kane di Orson Weels (1941), tra i massimi capolavori della storia del cinema universale. «È un onore che Francis Ford Coppola venga a presentare il suo film a Cannes», ha esultato il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, rivolgendosi alla platea di giornalisti francesi ed internazionali convocati questa mattina al cinema Ugc-Normandie di Parigi, per l’annuncio della selezione ufficiale.

Esprimendosi al fianco della presidente del Festival, Iris Knoblock, Fremeaux ha ricordato come il regista Usa appartenga a quella «cerchia molto ristretta» di cineasti che hanno già vinto due Palme d’Oro, La Conversazione (1974) e Apocalypse Now (1979). In concorso altri mostri sacri del grande schermo. Gioca in casa Jacques Audiard. Già Palma d’Oro nel 2015, il regista d’Oltralpe concorre questa volta con Emilia Perez, film tra il thriller e la commedia musicale sui cartelli della droga in Messico, con le star Selena Gomez e Zoe Saldaña. Tra gli altri il canadese David Cronenberg per The Shrouds (I sudari), un film di lutto con Diane Kruger e Vincent Cassel.

Dopo American Gigolo, il regista Paul Schrader ritrova Richard Gere (con Uma Thurman e l’emergente Jacob Elordi) per Oh, Canada, su un uomo condannato alla malattia. In gara anche The Apprentice dell’iraniano Ali Abbasi, su un giovane Donald Trump. Il cineasta dissidente russo in esilio, Kirill Serebrennikov, altro habitué, presenterà Limonov, tratto dal best seller di Emmanuel Carrère. Attesa al Palais des Festivals anche la premio Oscar Emma Stone, ancora diretta (è la sesta volta) da Yorgos Lanthimos, con Kinds of Kindness dopo gli applausi per Povere Creature!.

Un tocco d’Italia sarà indirettamente in gara anche con Marcello mio, di Christophe Honoré. Il film ruota intorno alla figura di Marcello Mastroianni, il grande attore di Fontana Liri amatissimo in Francia, di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita. Nel cast, la figlia, Chiara Mastroianni, e l’ex moglie nonché star emblematica del cinema d’Oltralpe, Mademoiselle Catherine Deneuve.

I dannati (The Damned) di Roberto Minervini è stato invece selezionato per ‘Un certain Regard. Quanto alle registe donne, sono solo quattro in gara, contro 7 lo scorso anno su 19 titoli annunciati. ‘Serve un mezzo decennio per giudicare una tendenza, ci sono comunque quattro registe, non dimentichiamolo e la tendenza è che ci sono sempre più registe donne nel mondo”, si è difeso Frémaux in conferenza stampa sugli Champs-Elysées.

Tra le proiezioni speciali, fuori competizione, il film documentario di Yolande Zauberman, La Belle de Gaza (La Bella di Gaza). Girato prima dell’esplosione della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre, il film racconta la vicenda di transgender palestinesi. Altro film di drammatica attualità, L’invasione, del cineasta ucraino, Sergei Loznitsa. Presidente della giuria in questo anno olimpico per la Francia sarà la regista di Barbie, Greta Gerwig mentre George Lucas, il settantanovenne padre di Star Wars riceverà una Palma d’oro alla carriera durante la cerimonia di chiusura, il 25 maggio.

Frémaux ha ironizzato sul fatto che lo stesso giorno, a Marsiglia, non lontano da Cannes, è previsto un grande concerto di Bruce Springsteen. ‘Gli ho chiesto di spostarlo ma non lo farà’, ha scherzato in riferimento al Boss. Kevin Costner, di ritorno al western, partecipa fuori competizione, come anche Furiosa, nuovo episodio di Mad Max di George Miller. Nell’apertura con la cerimonia condotta da Camille Cottin, la surreale commedia di Quentin Dupieux in quattro atti The Second Act (Le Deuxième Acte) con Lea Seydoux e Louis Garrel e Vincent Lindon.

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