Una delle ultime immagini scattate dal telescopio Euclid di ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, è diventata musica. Si tratta della giovane regione di formazione stellare Messier78, che Klaus Nielsen, giovane ricercatore e musicista di Dtu, l’università tecnica danese, ha rielaborato, offrendo una rappresentazione alternativa dei dati raccolti attraverso il suono.
Nel video sopra potrete vivere l’emozionante esperienza di questo ascolto stellare e, sempre su YouTube, trovare altre rielaborazioni pubblicate da Esa, come anche nel canale della Nasa.
“Un’eterna danza di nuvole di polvere interstellare si intreccia con una miriade di stelle e galassie lontane, spruzzate come gocce di vernice su una tela nera”, dice il testo sotto al video di M78. Immediatamente la nostra mente va alle immagini dello spazio e alla sensazione di immensità che le accompagna, che siano reali o viste in qualche film di fantascienza, primo tra tutti “2001 Odissea nello spazio” del regista Stanley Kubrik, del 1968.
“Chiudi gli occhi e ascolta, per lasciare che l’immagine cosmica prenda forma nella tua mente, oppure osserva come la traccia in questo video segue i suoni per colorare l’immagine da sinistra a destra” continua il testo.
Le diverse tonalità e volumi dei suoni rappresentano le galassie e le stelle presenti nel fotogramma: ogni tonalità indica dove si trova il punto di luce nell’immagine. Ogni volta che si sente un tintinnio particolarmente forte, significa che la stella o galassia osservata dal telescopio Euclid appare particolarmente luminosa nell’immagine. Sotto i tintinnii si sente un tono di sottofondo costante composto da due accordi che rappresentano diverse regioni di Messier 78. Questo suono si intensifica man mano che la scansione si avvicina prima alle aree più luminose e poi a quelle più dense della nebulosa.
I primi due crescendo più profondi in questo sottofondo indicano due aree dell’immagine dove il colore dominante è blu/viola. Queste appaiono come due “cavità” in M78, dove stelle in formazione illuminano la polvere e il gas da cui hanno avuto origine. Gli accordi si intensificano una terza volta con una tonalità leggermente più alta, corrispondente ai colori rosso-arancio nell’immagine, quando il suono si sovrappone alla regione più densa di formazione stellare del fotogramma. Questo vivaio stellare è nascosto da uno strato di polvere e gas così spesso da oscurare quasi tutta la luce delle giovani stelle al suo interno.
Mentre il suono percorre l’intera immagine di Euclid, questi toni diversi formano insieme una sinfonia cosmica, che rappresenta l’immagine di Messier 78 e le stelle e galassie che si trovano dietro e dentro di essa. Di certo, la galassia in musica ci permette di spaziare con la mente e le sue emozioni, dato che si tratta di un’esperienza che oggi solo pochi possono vivere realmente. Domani chissà.