Apre al pubblico l’anfiteatro romano di Ancona
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Apre al pubblico l’anfiteatro romano di Ancona

La visita, unita a quella del museo archeologico, consentirà una comprensione migliore dell’antico passato romano.

Apre al pubblico l’anfiteatro romano di Ancona
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29 Gennaio 2025 - 12.18 Culture


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Da metà aprile sarà aperto al pubblico con aperture settimanali cadenzate, e non più sporadiche, l’anfiteatro romano ad Ancona, ampliando così l’offerta del Polo Museale Marche.

Ad annunciarlo Luigi Gallo, direttore dei Musei nazionali delle Marche: “L’Anfiteatro romano è un importante tassello di questo percorso e restituisce ai cittadini e ai visitatori di Ancona lo spaccato di un periodo cruciale della storia della città Dorica; un lavoro che proseguirà nel corso dei prossimi mesi con l’elaborazione di un ampio progetto di restauro e valorizzazione del monumento antico, rendendo accessibili tutte le sue particelle, per offrire una visione quanto più completa e stratificata della città resa ulteriormente possibile dalla prossimità con il Museo Archeologico nazionale, dove poco più di un anno fa è tornata visibile una rinnovata sezione museale dedicata all’età romana”.

Il sito poco distante dal Museo archeologico Nazionale, ospitato nel settecentesco Palazzo Ferretti avrà un biglietto abbinato a questo, consentendo così una fruizione più completa, un funzionale dialogo, seppur insolito, tra contenuto e contenitore, dei reperti conservati presso il museo e di un luogo, l’anfiteatro che ne erano l’originario contesto di sussistenza.

L’importanza dell’apertura del sito è primaria, poiché si riesce così a fare luce sulle fasi storiche anconetane che in questa zona della città si susseguono: edificato in età imperiale su preesistenze ellenistiche, nel cinquecento vede la costruzione del convento di Santa Palazia, che a sua volta diviene carcere nel XIX secolo dopo l’Unità d’Italia. Dopo il sisma del 1972 le demolizioni della struttura carceraria riportano alla luce i resti dell’anfiteatro. Dal camminamento di ronda del carcere si ha uno sguardo mozzafiato che va dal centro cittadino al mar Adriatico, da cui i greci di Siracusa giunsero nel IV secolo a.C. per fondare la nuova colonia. 

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