Napoli musa delle arti e dei popoli da 2500 anni
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Napoli musa delle arti e dei popoli da 2500 anni

Per celebrare un compleanno così prestigioso, la città partenopea si prepara ad ospitare moltissimi eventi tra cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione.

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29 Aprile 2025 - 18.19 Culture


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La città di Napoli celebra i suoi 2500 anni di storia; per l’occasione la città partenopea si prepara ad ospitare delle iniziative organizzate dal Comitato Nazionale Neapolis 2500. Armando Peretta su Ansa.it ne ha parlato in occasione della presentazione del logo ufficiale, che presenta una N a simulare un’onda marina, affiancato alla scritta Napoli Musa, è stato illustrato il cartellone provvisorio degli eventi, che coniugano tutte le anime di Napoli, dalla cultura al teatro, passando dalla scienza al dialogo tra popoli. 

Per quanto riguarda il calendario degli eventi, si partirà il 26 e 27 maggio, con il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo, un evento di grande importanza istituzionale e strategico. Il 5 e il 6 giugno, Napoli ospiterà la Biennale dei Patrimoni, un’iniziativa Unesco che si pone al fine di tutelare il patrimonio archeologico e subacqueo. Sempre a giugno, il 12 e 13, al centro di produzione Rai di Napoli si terrà una due giorni con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e di altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell’area asiatica e del Pacifico, gli ABU Rai Days. 

A settembre prenderà il via un progetto mirato alla ricostruzione della storia della toponomastica napoletana tra XIX e XX secolo, ispirato dagli studi di Benedetto Croce

La figura di Totò, maschera per eccellenza di Napoli, sarà omaggiata tra il 4 e il 5 ottobre: un fine settimana di 24 ore ininterrotte di spettacoli con le esibizioni di ben venti compagnie teatrali. Il luogo che ospiterà la manifestazione sarà il Teatro San Carlo, dove tra uno spettacolo e l’altro saranno proiettati anche filmati sulla Napoli cinematografica. A corredo, ci sarà anche una mostra al Palazzo Reale che successivamente verrà ospitata negli 85 istituti italiani di cultura nel mondo. 

Pupi Avati, membro del comitato Neapolis 2025 così si è espresso sulla mostra dedicata a Totò: “Credo che Totò meritasse una visibilità internazionale con una mostra su di lui e mi fa piacere il coinvolgimento delle compagnie teatrali. Napoli vanta tra i migliori registi italiani non solo del cinema di ieri, ma anche del cinema di oggi”.

Sempre ad ottobre, dal 15 al 17, si svolgeranno i Med Dialogues, uno spazio per l’analisi e il confronto su geopolitica, energia, sicurezza e sviluppo, alla presenza di diversi ministri degli esteri dell’area mediterranea. 

A dicembre verrà presentato il volume edito da Treccani con circa venti saggi sulla cultura napoletana, scritti da personalità di rilievo nazionale e internazionale. 

“È stato un tour de force, ma abbiamo messo su un programma ambizioso e articolato che darà un grande impulso al ruolo di questa città” queste le parole di Michele di Bari, prefetto di Napoli e presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500, che prosegue confermando la sinergia con il Comune della città: “Col sindaco ci sentiamo più volte al giorno, il nostro interlocutore non è chicchessia ma la città di Napoli. Agiamo tutti nell’interesse di Napoli”. E sullo spettacolo di droni di Bari dichiara “Ci stiamo ragionando”. 

Per le iniziative il governo nazionale ha messo in campo sette milioni e mezzo di budget e l’organizzazione delle varie manifestazioni è all’insegna di quattro linee di indirizzo: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione. 

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