Il racconto del mito italiano del gelato
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Il racconto del mito italiano del gelato

Il volume, pubblicato da Treccani, racconta la storia dell'azienda che ha trasformato il gelato in un rito sociale

Il racconto del mito italiano del gelato
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6 Luglio 2025 - 20.11 Culture


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Quasi ottant’anni di storia meritano di essere raccontati. E la Treccani ha deciso di farlo. Infatti, è stato pubblicato Algida. Il cuore dell’estate dal 1947, una storia straordinaria in cui si fondono insieme l’imprenditorialità, la creatività e la tradizione, gli elementi che hanno permesso all’azienda italiana di trasformare il gelato in qualcosa che è difficile descrivere a parole, in una forma di identità collettiva.

L’azienda ha accompagnato generazioni intere di italiani, diventando presto un punto di riferimento nella vita quotidiana del Belpaese. Algida è un simbolo dell’immaginario italiano che ha avuto la capacità di costruire un lessico efficace e intuitivo fatto di sapori, cartelli di latta, riti estivi e scene di vita al bar, come raccontato nel saggio autobiografico della giornalista e autrice Giulia Cavaliere.

L’esperienza del gelato Algida è collettiva, un momento che va vissuto in compagnia, che crea legami e costruisce ricordi. È la memoria di un’Italia che fa progressi, che si racconta attraverso i gesti abituali di tutti i giorni.

“Algida ha saputo fare della qualità e dell’attitudine a rinnovarsi i suoi punti di forza, diventando un punto di riferimento per intere generazioni”, ha sottolineato Massimo Bray, direttore generale di Treccani, riferendosi alla prefazione del volume.

Nata a Roma nel 1946 per volontà di Italo Barbini, in un’Italia uscita con le ossa rotte dalla Seconda Guerra mondiale ma desiderosa di rinascere più in fretta possibile, Algida ha saputo interpretare i sogni e soprattutto i variegati gusti degli italiani, adeguandosi alle mode e ai cambiamenti sociali.

Ogni gelato ha incarnato un’epoca, un’immagine, un ricordo, evocando sensazioni di piacere e convivialità, parte integrante dell’immaginario italiano, accanto a icone come la Vespa o la 500, da sempre autentiche icone dell’italianità.

La storia di Algida è stata celebrata anche in importanti eventi culturali, come la mostra “Identitalia – The iconic italian brands”, organizzata presso il Mimit (Ministero delle Imprese e del made in Italy) a Roma, che ha sottolineato il ruolo di Algida tra i marchi più rappresentativi e amati del Paese, testimonianza del suo impatto sulla cultura e sull’economia italiana.

Fin dagli anni Sessanta, il brand è diventato popolare anche attraverso la televisione, allora mezzo di comunicazione posseduto da pochi “privilegiati”, grazie partecipazione al Carosello, ma anche alla messa in onda di spot entrati immediatamente nell’immaginario collettivo come il celebre “Posso dire una parola?” del 1963.

Inoltre, negli anni Novanta Algida ha continuato a cavalcare la cresta del successo con slogan di successo come “Le altre merende hanno i morsi contati”, confermando la sua capacità di parlare a generazioni diverse, sempre con uno stile riconoscibile.

Insomma, Algida è una pietra miliare del nostro Paese, sperando che i suoi gelati continuino a rallegrare le giornate di milioni di persone ancora per molto tempo, per far arrivare un po’ d’Italia in ogni singolo angolo del mondo e oltre.

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