La Casa del Mutilato diventa bene pubblico e futuro polo culturale
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La Casa del Mutilato diventa bene pubblico e futuro polo culturale

Il Ministero della Cultura ha acquisito la Casa del Mutilato, che diventerà nel 2027 un innovativo spazio multimediale dedicato al Novecento

La Casa del Mutilato diventa bene pubblico e futuro polo culturale
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21 Settembre 2025 - 16.37 Culture


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Uno dei beni più preziosi di Pordenone potrà presto essere ammirato da tutti. Infatti, grazie all’acquisizione da parte del Ministero della Cultura la Casa del Mutilato – edificio simbolo di Piazza XX Settembre – diventerà, attraverso il progetto “Multilati”, inserito nel dossier di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027, un centro culturale contemporaneo che esplorerà le molteplici prospettive del Novecento, fondendo tra loro storia, cultura e tecnologie immersive.

L’importante notizia è stata data nella giornata di ieri, in occasione della visita del Ministro della Cultura Alessandro Giuli nella città friulana, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella Sala Consiliare del Comune cui hanno partecipato, oltre al già citato responsabile del dicastero del MiC, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sindaco di Pordenone Alessandro Basso e l’Assessore alla Cultura Alberto Parigi.

A margine dell’ufficializzazione di questa svolta storica per uno dei luoghi simbolo di Pordenone, ha preso parola il primo cittadino, Alessandro Basso, che si è così espresso: “Il fatto che il ministro nell’arco di pochi mesi sia venuto due volte in città testimonia l’eccellente lavoro che stiamo compiendo, di concerto con le Istituzioni statali, per quanto riguarda il mondo culturale di Pordenone“.

E ha continuato Basso: “Il passo che compiamo con l’acquisto della Casa del Mutilato ci consente di proiettarci a un domani radioso. È innegabile che per questo dobbiamo ringraziare anche il Ministro di casa Luca Ciriani, sempre vicino e presenza costante per l’Amministrazione”.

Invece, Alberto Parigi, Assessore alla Cultura, ha commentato: “Questa operazione ci consente di trasformare la Casa del Mutilato nel ‘Museo Mutilati’, un museo multimediale del Novecento: attraverso tecnologie immersive nel 2027 racconteremo il secolo scorso integrando storia, economia e cultura, narrando le vicende di Pordenone, del Nord-Est, dell’Italia e del mondo intero”.

E ha aggiunto Parigi: “Raggiungiamo così tre obiettivi storici per la città: garantiamo la piena fruibilità di un luogo iconico, promuoviamo la rigenerazione urbana attraverso la cultura e concretizziamo il nostro impegno a portare Pordenone dal margine al centro delle mappe culturali nazionali, come ci eravamo prefissati nel dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura e tale operazione, che si compie oggi alla presenza di due Ministri, rappresenta simbolicamente questo nuovo posizionamento della nostra città”.

Inoltre, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha affermato che “La Casa del Mutilato è un presidio di memoria, è un tempio civile che cambiando destinazione, divenendo un museo, non perde la funzione di tempio civile, anche perché verrà essenzialmente centrato sulla conoscenza del Novecento, con strumenti adeguati alla contemporaneità”.

E ha spiegato ancora Giuli: “C’è devoluzione di competenze, quando c’è fiducia reciproca, quando c’è dialogo, quando si comprende già che una comunità, un territorio, una regione è in grado non soltanto di dialogare con un cosiddetto potere centrale, ma ha già dato prova nei fatti di essere talmente forte, consapevole, efficiente da poter garantire risultati di valorizzazione addirittura superiori a quelli che il centro normalmente può produrre”.

L’Amministrazione comunale della città friulana da tempo ha aperto un dialogo con il MiC e con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (Anmig) per destinare questo storico palazzo al patrimonio pubblico. Il Dicastero del governo, dopo aver riconosciuto l’interesse culturale e nazionale dell’operazione, ha comprato la struttura con fondi propri, diventandone così unico proprietario.

Il Ministero della Cultura e il Comune di Pordenone procederanno adesso alla definizione di un accordo per stabilire le modalità di gestione dell’edificio e la pianificazione dei lavori di completa riqualificazione, che saranno realizzati totalmente a spese del MiC.

Entrando nel dettaglio dell’aspetto che assumerà la Casa del Mutilato una volta completati i lavori di restauro e di rinnovamento, possiamo dire che, all’interno del design cubico e minimalista tipico degli anni Trenta, sarà possibile vivere esperienze innovative, con mostre interattive e installazioni multimediali che accompagneranno i visitatori attraverso i grandi temi del secolo scorso, rendendo il passato comprensibile, palpabile, coinvolgente ed affascinante allo stesso tempo.

Insomma, nel 2027 finalmente tutti potranno ammirare uno dei gioielli storici di Pordenone, che grazie all’acquisizione del MiC tornerà a splendere come un tempo, facendo saltare di gioia non solo gli abitanti della città friulana, ma anche tutti gli amanti della Cultura e dell’Arte sparsi per il mondo.

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