di Marco Brocchieri
Una comunità che si organizza per difendere il proprio territorio. È questo il segnale forte e chiaro emerso dall’assemblea pubblica che si è tenuta venerdì 23 maggio 2025 presso la sede del Centro Sociale Anziani di Montecelio, dove è stato ufficialmente costituito il comitato civico “Guidonia Montecelio terra nostra”.
L’obiettivo del neonato comitato è esplicito: contrastare la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano nelle campagne di Montecelio, progetto ritenuto incompatibile con la vocazione agricola e paesaggistica dell’area.
Durante l’incontro, partecipato e animato da uno spirito di forte coesione, i promotori hanno illustrato le più recenti iniziative legali già avviate per fermare l’iter autorizzativo dell’impianto. A seguire, è stata data lettura dello statuto e dell’atto costitutivo del comitato, votati all’unanimità dall’assemblea.
A guidare il nuovo organismo civico sarà Maria Andreina Mattei, eletta presidente. Al suo fianco, Fabrizio Pirro in qualità di vicepresidente e Franco Sperandio nel ruolo di tesoriere. Il direttivo è composto in tutto da dieci membri, espressione di un’adesione trasversale alle diverse sensibilità del territorio.
Nel corso della serata, è emersa con forza la volontà di fare rete con altri comitati sorti in tutta Italia contro progetti simili e, a livello locale, con le frazioni del Comune di Guidonia Montecelio. Particolare attenzione è stata rivolta alla zona di Villanova, che secondo le proiezioni verrebbe pesantemente interessata dal transito di mezzi pesanti nel caso in cui l’impianto entri in funzione.
«Abbiamo presentato un esposto ai Carabinieri Forestali per segnalare la violazione di due vincoli paesaggistici sull’area interessata. Inoltre, il Sindaco gli ha trasmesso copia della sospensiva, a conferma del fatto che è stata utilizzata in modo mendace la procedura semplificata della PAS. Auspichiamo ora un intervento deciso della magistratura ordinaria per fare piena luce su quanto sta accadendo».
Queste le parole di Fabrizio Pirro, che invita tutti i cittadini interessati a partecipare e a contribuire attivamente alla difesa del territorio. L’inizio è stato dato. Ora la parola passa alla cittadinanza e alla politica. Perché la tutela del territorio è un bene comune che non può essere delegato.