di Giuliano Santoboni
Metti una platea piena zeppa di politici tra cui un ministro del governo Meloni, l’Assessore al bilancio della Regione Lazio, il Sindaco di Guidonia Montecelio e una sfilza di altri tecnici, costruttori e gestori di impianti logistici.
Metti poi che il progetto, del quale ben pochi sapevano l’esistenza anche tra gli stessi amministratori guidoniani, a vedere mappe e prospetti si presenta potenzialmente come una realizzazione di grande impatto, con i suoi 210.000 metri quadri di edifici da costruire nella piana dei travertini, alle spalle della nuova stazione di Guidonia – Collefiorito fino ad oltre via Trento, la strada che porta a Villalba.
La percezione dominante è che questa enorme realizzazione stia passando sopra la testa dell’amministrazione comunale e dei cittadini tutti, vista la carenza di informazioni da una parte e la sensazione di inevitabilità dall’altra.
Andiamo con ordine. A veder la locandina, che ovviamente è zeppa di informazioni positive e buone notizie rassicuranti, si promettono 280.000 mq di spazi verdi (privati), 150.000 pubblici, auditorium, sale convegni, biblioteche, hotel, centri medici e spazi sportivi d’ogni sorta.
Praticamente un nuovo grande quartiere che nei progetti dei proponenti e nelle poche ma significative dichiarazioni dei politici presenti potrebbe sorgere proprio sulle sorgenti, appunto, delle acque albule.
Una presenza ingombrante e non certo indifferente, una potenziale situazione di grande impatto per la città, senza che nessuno ne abbia mai parlato in consiglio comunale, luogo deputato appunto a governare il territorio, decidere le cose importanti, spiegare ai cittadini pregi e difetti delle proposte e prendere posizione sul futuro.
Roba della quale, quando i temi si condividono e si approfondiscono, ti aspetti roboanti comunicati stampa ufficiali e decine di post da parte dell’amministrazione comunale, dal Sindaco, da ognuno dei singoli consiglieri, sempre pronti a fare mille foto su ogni albero piantato. E invece, sia prima che dopo, mutismo assoluto, come se nulla fosse accaduto.
Ad informare la citta di questo ambizioso progetto è stata infatti una semplicissima locandina grafica apparsa sul giornale online Tiburno.tv, che si è anche occupato di moderare l’incontro fatto al Duca D’Este. Locandina scarna, dicevamo, ma con tanto di grande logo ufficiale della Città di Guidonia Montecelio, ma curiosamente senza la scritta sotto, come a voler dire, facendo una citazione cinematografica, “Sposiamo il progetto, ma non è una cosa seria”.
Vediamo chi c’era, se ha detto qualcosa e che ha detto.
Cominciamo con l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini, più che altro perché è l’unico che successivamente ha rilasciato una dichiarazione dai propri canali social affermando senza mezzi termini che si tratta “di un importante progetto di sviluppo logistico che si inserisce in un contesto di grande pregio viario, all’incrocio di due autostrade. Anche alla luce della imminente approvazione della nostra ZLS [Zona Logistica Semplificata. ndr] il Parco Logistico delle Acque Albule offre una grande opportunità di occupazione e di crescita per il territorio e la provincia di Roma”.
Quindi, sappiate che per la Regione Lazio, il pregio del nostro territorio è che si trova all’incrocio di due autostrade. E anche che a breve il progetto verrà inglobato nella pianificazione logistica regionale.
Ma a spiccare nel panel dietro al quale campeggiava la mappa per futuro quartiere logistico, è sicuramente il Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti, che è venuto a portare evidentemente la benedizione del Governo di Giorgia Meloni, parlando dei massimi sistemi e nella necessità di una modernizzazione nei servizi per la grande impresa . Ma da lui, nessuna dichiarazione successiva.
Sistemati tra costruttori ed invitati, hanno portato il proprio apprezzamento al progetto anche il sindaco Mauro Lombardo e l’assessore all’Urbanistica Paolo Ruggeri, quest’ultimo affermando con convinzione che “Guidonia Montecelio ha una grande vocazione industriale”. Ma anche da loro, nessuna nota stampa, nessun post che esprima la grande soddisfazione dimostrata durante il convegno.
Nel pubblico si aggiravano vari personaggi politici, tra cui spiccava anche l’ex sindaco Eligio Rubeis, contornato dalla consigliera comunale ed ex assessore all’urbanistica Anna Mari e dalla consigliera regionale tiburtina Laura Cartaginese, che ha anche immortalato il trio in una foto sul suo profilo Facebook. E sul fondo di questa foto si nota il consigliere comunale Mauro De Santis, da sempre molto attento alle questioni urbanistiche cittadine.
A seguire l’intervento anche un attento Aldo Cerroni, dirigente alla cultura di Palazzo Matteotti e fondatore della lista civica Guidonia Montecelio Domani proprio con Mauro de Santis. Lista che ha diffuso un comunicato con le dichiarazioni dell’assessore Ruggeri che osanna il progetto.