Guidonia Montecelio verso il referendum, lunedì 17 si costituisce il comitato.
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Guidonia Montecelio verso il referendum, lunedì 17 si costituisce il comitato.

Nella sede CGIL di via Motta 22 si riuniranno cittadini, associazioni, partiti e aggregazioni che per diffondere l’importanza dei referendum in programma per fine maggio. Polemica col governo sulla data, probabile accorpamento con le amministrative.

Guidonia Montecelio verso il referendum, lunedì 17 si costituisce il comitato.
Particolare della locandina della Cgil
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13 Marzo 2025 - 20.16


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di Giuliano Santoboni

Lunedì 17 Marzo alle ore 18 si costruirà formalmente il comitato referendario di Guidonia Montecelio presso la sede della Cgil cittadina in via Motta 22. “Sono invitati tutti i cittadini, le associazioni, le aggregazioni e i movimenti politici che condividono i valori dei quesiti”, spiega Patrizia Carusi, segretaria generale di Lega SPI CGIL.

Nella prossima e tarda primavera, infatti, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti referendari di rilevanza nazionale, riguardanti temi cruciali sulla cittadinanza e il mondo del lavoro. Sembra molto probabile che ci sarà un corposo election day, che unirà i referendum alle amministrative comunali e regionali in programma proprio in quei giorni. Alle urne andranno infatti gli abitanti di Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Umbria, oltre che molti comuni grandi come Bari, Bergamo, Cagliari, Firenze, Reggio Emilia e Potenza.

La locandina dell’iniziativa della costituzione del comitato

Per aumentare la partecipazione al voto e spingere sui valori che nei mesi e negli anni scorsi hanno mobilitato migliaia di volontari a raccogliere le firme nelle piazze, in tutta Italia si stanno formando dei comitati referendari spontanei che si prefiggono il compito di informare i cittadini sui quesiti che si troveranno nell’urna. Con le consuete modalità: gazebo informativi, volantinaggi, incontri e assemblee. Oltre che con l’unione delle forze per la comunicazione social e web.

“La Cgil si sta facendo promotrice della costituzione dei comitati cittadini per il referendum mettendo a disposizione le proprie sedi e risorse – spiega ancora Patrizia Carusi – perché crediamo fermamente nell’importanza delle decisioni e delle elezioni democratiche. I quesiti poi, costituiscono delle occasioni di vera e propria crescita sociale “. Al momento hanno aderito: Cgil, Spi Cgil, PD, Movimento Cinque Stelle, Ass. La Sesta Stelle, Ass. Parco dei Travertini e delle Acque Albule.

Questi i temi sui quali saranno chiamati gli italiani a fine maggio: riduzione dei tempi di residenza legale da 10 a 5 anni per ottenere la cittadinanza per i cittadini provenienti dai paesi extra UE, cancellazione delle norme sui licenziamenti del Jobs act, abolizione del limite massimo all’indennità di licenziamento nelle piccole imprese, eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine e rimozione dell’esclusione della responsabilità solidale di committenti, appaltanti e subappaltanti negli infortuni sul lavoro.

Una polemica dell’ultimo minuto è scoppiata qualche giorno fa tra il segretario della Cgil Maurizio Landini e il governo sulla data effettiva nella quale svolgere il referendum. Giorgia Meloni vorrebbe infatti accorpare i quesiti al turno di ballottaggio delle amministrative, e non al primo turno previsto per il 25 e 26 maggio. Si arriverebbe quindi all’8 e 9 Giugno, data vista dal sindacato come un tentativo della maggioranza di governo di far passare in secondo piano il referendum non favorendone la partecipazione, vista ben più scarsa partecipazione dei cittadini al secondo turno e l’entrata in un clima decisamente più estivo che potrebbe favorire la scelta delle spiagge a quella delle urne.

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